Marzo 1

Scopri la rinascita del Derthona Timorasso e i suoi stili di vinificazione: Rinascimento del bianco Piemontese

Derthona, precedentemente conosciuto come Colli Tortonesi Timorasso, ha dato nuova linfa alla scena vinicola piemontese. (Derthona o Dertona è l’antico nome romano, di Tortona, una città che è stata fondata dai Liguri. Il suo nome deriva dall’ubicazione sul territorio,  era un villaggio fortificato, situato sulla collina: derton che significa castello).

Grazie a vignaioli come Walter Massa, che hanno dedicano la loro passione ed il loro lavoro a questa varietà, il suo ritorno è un’espressione di perseveranza e tradizione. Siamo entusiasti di esplorare la sopravvivenza di questo vitigno unico, la sua coltivazione meticolosa, il terroir distintivo, ed il profilo del gusto lo rende unico tra i vini di bacca bianca italiani.

L’invito di Walter Massa a Sassaia di unirsi alla DOC è una testimonianza del suo approccio lungimirante  ed  innovativo. Unendo l’eccezionale Timorasso Derthona alla raffinatezza dello stile Bourgogne di Sassaia, con un approccio minimalista arricchito dalla scienza e dalla tecnologia apprese presso L’Università di California Davis, si è aperta la strada ad un pioniere e all’espressione innovativa del terroir dei Colli Tortonesi. Questo connubio unico rappresenta veramente un nuovo orizzonte per la regione, esaltando la potenzialità ed il carattere distintivo del terroir in maniera straordinaria. 

È innegabile che gli  sforzi abbiano portato al riconoscimento attraverso il  prestigioso trofeo Falstaff per i migliori vini  bianchi del Piemonte. Dietro a questo straordinario prodotto, si scopre qualcosa di più profondo di un semplice vino premiato.

Punti chiave

  • Il Timorasso è un’antica varietà di uva del Piemonte, che rischiava di cadere nell’oblio. Grazie all’impegno del famoso “Re” dell’area di Derthona, Walter Massa (Vigneti Massa), questa varietà è stata riportata in auge ed ora copre circa 350 ettari di vigneti, grazie anche all’impegno dei produttori locali.
  • Il vino Derthona Timorasso è rinomato per il suo profilo aromatico e sapore unico. Presenta un colore paglierino e offre note di pesca con sfumature di limone, zenzero ed una piacevole mineralità. Sassaia unisce abilmente la tecnologia per seguire le tecniche tradizionali e l’agricoltura sostenibile moderna, creando un’espressione eccezionale di vino con un’autentica firma del terroir.
  • Pioniere della fermentazione in barrique, Walter Massa è stato il primo a sperimentare questa tecnica nel 1998, dando vita ad un vino dal carattere unico e inconfondibile.
  • Derthona Vigneti Massa rappresenta lo stile tradizionale realizzato con maestria in acciaio, mentre Sassaia è rinomata per la sua tecnica di fermentazione e affinamento in barrique con fecce fini. Questo stile matura elegantemente, sviluppando progressivamente un bouquet complesso ed affascinante che ha meritatamente ottenuto l’appellativo di “Barolo bianco”. 
  • Riconoscendo il potenziale del Timorasso nel patrimonio culturale del Piemonte, i produttori di Barolo hanno investito molto in questa regione e nella varietà autoctona. Oltre a Vigneti Massa e Sassaia, anche i produttori di Barolo hanno fatto investimenti nella rinomata località di Monleale. Tra i 14 rinomati produttori di Barolo a Monleale possiamo citare i famosi nomi di La Spinetta, Borgogno, Vietti e Roagna.
  • I terreni argillosi dei Colli Tortonesi sono intrisi di storia geologica, in stretta connessione con il Barolo. Questa connessione conferisce ai vini Timorasso una mineralità distintiva e una complessità sublime ispirate dalle marne di Sant’Agata.
  • La storia del Piemonte è segnata da un legame millenario con la Francia durante il periodo del Regno di Casa di Savoia. Durante questa epoca, si è verificato uno scambio di tecniche di vinificazione tra i monaci benedettini e quelli del Monferrato.

Esplorando Derthona Timorasso: Un gioiello storico rivitalizzato da Walter Massa (Vigneti Massa): Il Rinascimento di un Antico Vitigno

Il Timorasso, una varietà di uva che era quasi caduta nell’oblio, è stato riportato in vita da Walter Massa. alla fine degli anni ’80. Nel 1987, nella regione  Piemonte, era presente solo mezzo ettaro di viti di Timorasso… Walter Massa, con meno di 500 viti, si è dedicato ed è riuscito a cambiare il destino di questa varietà di uva.

Il  suo lavoro ha dato i primi frutti,  quando ha creato il suo primo Timorasso Derthona in purezza, segnando così una riscoperta contemporanea di questa antica varietà di uva nel contesto dell’esistenza moderna. Questo traguardo ha portato ad una notevole crescita nella produzione di Timorasso e all’identificazione di questa varietà d’uva e della regione come Derthona.

Oggi, in Piemonte, si estendono circa 350 ettari di vigneti dedicati alla coltivazione del Timorasso Derthona, tra cui spicca il rinomato Costa del Vento di Vigneti Massa a Monleale.

L’arte della lavorazione del Timorasso: Tecniche tradizionali e innovazioni moderne

Negli ultimi anni, la viticoltura biologica ha guadagnato slancio nell’industria vinicola, il Timorasso non fa eccezione. Questo approccio promuove pratiche agricole sostenibili, contribuendo alla salute del terreno e alla qualità dell’uva. Gli avanzamenti tecnologici e l’agricoltura industrializzata hanno anche avuto un impatto trasformativo dell’industria vinicola italiana.

Come esempio, Sassaia incorpora stazioni meteorologiche abbinate al software di Xfarm nel proprio vigneto. Questi strumenti, insieme al riconoscimento satellitare (come mostrato sopra), sono di grande utilità per monitorare lo stato di salute dei vigneti e valutare i potenziali rischi derivanti da malattie ed insetti dannosi.Questo controllo completo garantisce il benessere del vigneto e l’impiego di trattamenti biologici mirati a favorire un ambiente ideale per la migliore coltivazione dell’uva.

Specialmente nella seconda metà del XX secolo, i viticoltori di Timorasso, hanno adottato pratiche agricole sostenibili, trasformando il Timorasso in un vino importante, ma anche simbolo dell’impegno della DOC verso la sostenibilità e l’eccellenza qualitativa.

Dalla vigna alla cantina

La macerazione in purezza delle bucce e la fermentazione in acciaio  con affinamento sui lieviti sono lo stile tradizionale. Man mano che matura, sviluppa un profilo complesso che ricorda i grandi Riesling invecchiati.

La svolta di Sassaia, con la “benedizione” di Walter (Vigneti Massa), include la raccolta a mano dell’uva in cassette da 5-6 kg, la macerazione dei raspi intatti ed interi in una cella frigorifera a 5 gradi per 24 ore, e una ulteriore selezione manuale sul tavolo di cernita,  prima della pressatura. 

Successivamente, il mosto viene decantato direttamente in botti di  rovere francese  Chassin da 228 litri per una fermentazione spontanea a bassa temperatura.

Questo stile, porta il gusto ed il sentore ad  evocare un elegante similitudine con la pesca bianca arricchita da accenti di limone e profumi che richiamano al degustatore il carattere dei vini di Puligny-Montrachet e di altre rinomate zone della Borgogna. Il Timorasso vinificato in acciaio  si distingue per le delicate sfumature di miele e caramello, accompagnate da una nota elegante di idrocarburo che richiama i grandi Riesling della Germania.

La distintiva dolce mineralità del Timorasso è attribuita a:

  • I ricchi suoli calcarei della regione, in particolare i suoli di Sant’Agata Fossili,  che conferiscono al “Barolo” il suo rinomato carattere e donano  anche al Timorasso  le sue qualità uniche.
  • L’acidità naturale elevata dell’uva conferisce al Derthona Timorasso la sua longevità.
  • Il profilo di alta acidità dell’uva si presta bene sia al contatto prolungato con le bucce che alla fermentazione in acciaio, ed anche  alla macerazione a freddo e alla fermentazione in botti. Entrambi gli stili rispondono favorevolmente l’affinamento sui lieviti.

L’alta acidità del Timorasso lo rende particolarmente adatto per una completa fermentazione malolattica. Questo, insieme all’assenza di zucchero residuo, permette una filtrazione minima, migliorando la longevità e creando un profilo ed un sapore unico.

Il percorso che ogni raspo di Timorasso compie dal vigneto alla cantina mette in evidenza la cura e la precisione minuziosa,  coinvolte nella produzione di ogni bottiglia di vino. La coltivazione delle uve Timorasso comporta sfide uniche. La sua difficoltà di maturazione, ha spinto molti agricoltori a smettere di coltivarlo, ma coloro che hanno perseverato ora beneficiano del nuovo ciclo climatico.

Le uve Timorasso subiscono una serie di processi dopo la vendemmia, tra cui:

  • Criomacerazione, una delicata procedura di pressatura che prepara le uve di bacca bianca per il processo di vinificazione.
  • Fermentazione con lieviti autoctoni che, con uva sana, migliora la fermentazione e favorisce una fermentazione malolattica spontanea.
  • Affinamento su fecce fini in barrique di rovere e contenitori in acciaio  durante la vinificazione

Questi passaggi sono cruciali nel processo di vinificazione in stile Borgogna del vino Timorasso.

Abbracciando la Scelta di Viticoltura Biologica e Sostenibile

La tendenza alla viticoltura biologica e viticoltura sostenibile  sono  in aumento  e rivestono un ruolo fondamentale nella produzione del vino Timorasso. Le scelte sono orientate a preservare la salute del terreno adottano metodi di coltivazione sostenibili. Le pratiche della viticoltura biologica e sostenibile possono migliorare le caratteristiche olfattive del vino Timorasso, conferendo una presenza più intensa di aromi fruttati e floreali.

Nell’ambito della viticoltura biologica, vengono adottati metodi come il pascolo delle pecore per il controllo delle erbacce e l’utilizzo di agenti di biocontrollo al fine di mantenere in modo naturale un ambiente viticolo sano. Nella regione dei Colli Tortonesi, la viticoltura biologica e sostenibile ha avuto un impatto positivo sulla biodiversità e contribuisce alla sostenibilità ambientale.

Il Terroir dei Colli Tortonesi: Un Mosaico di Sapori

La regione dei Colli Tortonesi è un mosaico di sapori che nutre l’uva Timorasso e produce grandi vini. L’immagine sopra mostra la caratteristica marne Sant’Agata, che, combinata con il microclima della regione, influenza notevolmente il prodotto, il sapore, e le caratteristiche uniche del vino Timorasso.

Il terroir dei Colli Tortonesi dona all’uva Timorasso una mineralità unica, che si riflette in vini eccezionali caratterizzati da longevità e ricchezza. La presenza del calcare nei terreni di Sant’Agata Fossili svolge un ruolo di grande importanza nella creazione dei sapori minerali e degli aromi caratteristici dell’uva Timorasso. Le fresche notti e le calde giornate dei Colli Tortonesi favoriscono la maturazione dell’uva, dando vita a vini eleganti e raffinati.

Confrontando il Timorasso con altre varietà locali

La regione del Piemonte vanta una ricca varietà di uve, ognuno con il proprio carattere unico. La bacca Timorasso è un prodotto che si contraddistingue per il suo profilo emsapore unico e distintivo. A differenza del Moscato dolce e delicato con note di frutta tropicale, il Timorasso Derthona presenta un’acidità elevata per una struttura robusta e un carattere vivace.

Rispetto ai sapori intensi di frutta scura ed ai leggeri accenni di mandorla nei vini come il Dolcetto, ed alle note di ciliegia presenti nel Nebbiolo, il Timorasso Derthona (giallo paglierino di media intensita’) si distingue per la sua elevata acidità e un bouquet di fragranze floreali e fruttate. La sua unicità lo rende una varietà amata tra gli appassionati di vino.

Note di degustazione: Assaporando Derthona Timorasso – Colli Tortonesi

Derthona Timorasso è spesso definito un vino rosso con un mantello bianco. Un grande viaggio sensoriale è assaggiare il Timorasso insieme ai vini rossi. I Colli Tortonesi sono anche conosciuti per il suo Barbera Monleale.

Al primo sorso di Timorasso Derthona, una serie di sapori ti accoglie, tra cui:

  • pesche mature
  • pere croccanti
  • gocce di limone
  • fiori selvatici
  • miele fresco

Col passare del tempo, il vino potrebbe sviluppare una caratteristica di “idrocarburo” che richiama i pregiati Riesling invecchiati, aggiungendo complessità e un corpo pieno.

Per assaporare appieno il Timorasso Derthona, è essenziale abbinarlo al cibo appropriato. Si abbina bene con:

  • Piatti di pesce ricchi
  • Taglieri di salumi
  • Manzo brasato
  • Pasta con sugo di carne o panna
  • Risotto alla fontina o Castelmagno (formaggio locale)

Per raggiungere il suo pieno potenziale di colore e sapore, il Derthona Timorasso dovrebbe idealmente invecchiare per almeno 18 mesi prima di essere assaporato. Raggiunge il massimo del suo potenziale dopo un invecchiamento di 5-10 anni, permettendo al vino di svilupparsi e maturare, esaltando al meglio i suoi sapori unici.

Il Viaggio del Palato: l’espressione di Sassaia

Sassaia incarna l’incontro tra il terroir di Derthona, il territorio, e una rivisitazione innovativa dello stile Borgogna con il vitigno Timorasso. L’espressione cattura con raffinatezza l’essenza delle caratteristiche intrinseche di questo vitigno. Il vino si distingue per un affascinante equilibrio tra acidità e mineralità, accompagnato da un delicato tocco di eleganza proveniente da barrique di rovere francese. È un trionfante esempio di ciò che il territorio del Derthona può ottenere attraverso un intervento minimalista e l’apporto di sfumature ispirate alla Borgogna.

Con delicate note di pesca bianca ravvivate da spruzzi di limone e un tocco di miele fresco, Sassaia Derthona si trasforma in un autentico capolavoro sensoriale. Nel 2021, per l’annata 2019, questo straordinario vino bianco del Piemonte è stato insignito del prestigioso trofeo Falstaff, confermando la sua eccezionale struttura e qualità.

Invecchiare con grazia.

Il vino Timorasso Derthona è famoso per il suo eccezionale potenziale di invecchiamento. Man mano che matura, sviluppa sentori complessi di sapori minerali, e al naso note di frutta secca, con persistenza di mandorla e miele, mantenendo freschezza e acidità. Il processo di invecchiamento enfatizza la complessità minerale e la consistenza del vino.

Un Timorasso ben invecchiato può mostrare caratteristiche che ricordano i Riesling (bacca bianca) invecchiati, inclusi sfumature fruttate come agrumi, frutta tropicale e frutta secca/cotta. La fermentazione in botte può anche produrre aromi con freschezza floreali e fruttati.

Timorasso nel tessuto della storia del Piemonte.

Il vino Timorasso occupa un posto speciale nella storia del Tortonese e del Piemonte. Una volta una varietà di uva rara sull’orlo dell’estinzione, è stata salvata dalla passione del wine enthusiast  del vignaiolo Walter Massa. Attraverso i suoi sforzi, il Timorasso è stato resuscitato e ha ottenuto una nuova possibilità di vita.

Gli studi sul DNA hanno rivelato che il Timorasso è probabilmente un discendente del Lambruschetto, una varietà comune a Castelnuovo Bormida, Alessandria. Quest’ analisi genetica conferma ulteriormente l’origine indigena del Timorasso in Piemonte (vedi studio: Torello Marinoni et al., 2006).

Il rinascimento della produzione di vino Timorasso ha portato a:

  • Un aumento degli investimenti nell’economia locale del Piemonte.
  • L’ampliamento dei canali di distribuzione per il vino Timorasso da parte dei produttori di Barolo e produttori locali.
  • Due stili distinti: fermentazione in acciaio  ed  in barrique, ciascuno con il proprio seguito.

Riassunto

La rinascita del Timorasso Derthona da un quasi oblio ad una varietà venerata è la testimonianza del potere della passione e della perseveranza. Il recupero di questo vitigno, guidato da Walter Massa e Vigneti Massa, non solo ha riportato in vita un pezzo della storia viticola d’Italia, ma ha anche contribuito alla crescita e alla sostenibilità dell’industria vinicola l Piemontese.

L’incoraggiamento e il sostegno di Walter Massa al progetto Sassaia contribuiscono a valorizzare il terroir di Derthona, offrendo un’alternativa all’espressione di un’eleganza raffinata ottenuta tramite l’utilizzo di barrique.

Questi vini non sono solo un piacere per i sensi, ma anche un riflesso appassionato della ricca storia di sapidità e cultura della regione del Piemonte.

Domande frequenti

Cos’e’ il Derthona?

Derthona è il nome antico romano di Tortona, una città fondata dai Liguri. Il suo nome deriva dal fatto che era un villaggio fortificato situato sulla collina: derton significa castello. Derthona è stato adottato dalla DOC al posto di “Colli Tortonesi”. Il vino Derthona è un vino prodotto con uve del vitigno Timorasso, riscoperto nelle Colline Tortonesi in Piemonte. 

Questo vino è rinomato per la sua mineralità, freschezza e longevità. Secondo le norme DOC, il vino Derthona richiede un anno di invecchiamento, mentre la versione Riserva richiede ben 28 mesi. Tuttavia, il Piccolo Derthona può essere commercializzato dopo soli 6 mesi di affinamento.  

Sassaia è il più grande produttore di Derthona Timorasso fermentato in barrique?

Alcuni produttori di Derthona stanno sperimentando la produzione di piccole partite fermentate in botti di legno. In particolare. Il maestro bottaio Chassin produce 5000 barrique all’anno, principalmente destinate al mercato francese. Per il loro distintivo Derthona, Sassaia adopera botti di rovere francese Chassin da 228 litri e Clayver, ceramica da 250 litri.

Perché la Borgogna è così speciale?

La Borgogna è una regione storica, particolarmente conosciuta per i suoi vini eccezionali. Con un terroir unico e tecniche di vinificazione rinomate, produce vini ambiti ed amati da collezionisti ed appassionati. Famosa per l’eccellenza nella produzione di Pinot Nero e Chardonnay.

Borgogna è francese o tedesca?

La Borgogna è francese. La zona fu inizialmente colonizzata dai Burgundi, una tribù germanica, ma successivamente adottò la lingua e la cultura francese.  Piemonte e  Francia furono uniti per 1000 anni sotto il Regno di  Casa di Savoia.

Com’è collegata Sassaia al programma di certificazione del vino di UC Davis?

Enrico de Alessandrini, enologo per Sassaia, è laureato nel programma di certificazione enologica dell’Università California  Davis. Nel 2023 Sassaia ha avuto il piacere di ospitare per 6 settimane il direttore del programma CPE dell’Università di Davis, Grady Wann, dottorato in chimica da Stanford University.


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